Don Antonio ai parrocchiani – 15 maggio 2020

Cari fratelli e sorelle,

Forse sarà successo anche a voi in questo ultimo periodo: mi fermo un momento e mi chiedo: ma… che giorno è oggi? È mercoledì? È giovedì? Come mai i giorni si confondono e sono diventati quasi indistinguibili nella loro successione?

Secondo me, questo succede anche perché ci è mancata la Domenica vissuta e celebrata nella sua completezza: è il giorno che rischiara e determina tutta la settimana.

Ecco, dalla esperienza di quest’ultimo periodo della Domenica “a formato ridotto”, è giunto ora il momento di ri-vivere la Domenica in tutta la ricchezza dei suoi significati e nella completezza dei suoi “ingredienti”:

– La gioia dell’incontro con il Signore e i nostri fratelli nell’eucaristia;

– La nostra famiglia che ritrova la Sorgente e si scopre parte viva di una famiglia più grande;

– E, sempre di domenica, la famiglia si apre alla creazione intera come casa da abitare e giardino da custodire. Questo è il senso delle escursioni domenicali sui colli, in campagna, al mare, in montagna.

Lunedì prossimo 18 maggio si riprende la celebrazione delle due messe nei giorni feriali: 8,30 e 18,15.

Dal sabato 23 maggio sera, con la messa “prefestiva” ore 18,15, riprendiamo la celebrazione delle messe domenicali con il nostro solito orario.

Ricordiamo che domenica 24 maggio la Chiesa celebra il giorno solenne e pasquale della Ascensione al Padre di Gesù come il primo, il capo-fila, l’apri-strada di una moltitudine di fratelli.

Possiamo dire che siamo arrivati in tempo a celebrare anche nei riti sacramentali la Pasqua del 2020.

In questi giorni ho riscontrato nelle persone incontrate una certa impazienza di ritrovarci attorno alla mensa eucaristica… ci sarà anche da sorridere perché, schermati dalla mascherina di “ordinanza”, faremo fatica a riconoscerci; forse dovremo ri-presentarci l’uno all’altro.

Davanti all’ingresso della chiesa troverete il manifesto con le norme da seguire per entrare in chiesa, non prendiamo paura, ci saranno dei volontari incaricati ad aiutarci per adeguarci alla nuova situazione senza fare confusione.

Il “distanziamento” da rispettare come segno di attenzione per la propria e altrui salute sarà colmato dalla gioia dell’incontro e dalla benevolenza reciproca che trasparirà dai nostri occhi.

Un’ultima cosa: potete riprendere la significativa consuetudine di ricordare i vostri cari defunti nelle messe quotidiane notificando le vostre intenzioni; l’eventuale offerta sia consegnata in busta chiusa in sacrestia.

… E i nostri bambini, i nostri ragazzi della Iniziazione Cristiana? Per la celebrazione dei sacramenti della Cresima e della Comunione, non ci sono date per ora, ma l’importante, cari genitori, è che non li lasciamo cadere nel vuoto spirituale.

Sono tanti i momenti e le circostanze in cui possiamo fare emergere le loro domande, le loro aspirazioni per un colloquio vivo con il Signore Gesù.

Cerchiamo di avere coraggio in questo passaggio delicato di aperture delle varie attività: il Signore sa che ci siamo e anche a noi come aiprimi discepoli dice “Coraggio, non abbiate paura”.

Arrivederci presto

                                                                                                                                                  Don Antonio