6. Domenica di Pasqua – La riflessione di don Angelo
Alleluia!
Finalmente, dopo quasi tre mesi, da domani potremo riprendere a celebrare insieme l’eucaristia.
Ci sono delle disposizioni da rispettare che con ci consentono ancora la “normalità” consueta, ma possiamo ripartire.
Dopo il “silenzio” della Quaresima, della Pasqua, ci ritroviamo per le due ultime settimane del tempo pasquale con le solennità conclusive dell’Ascensione e della Pentecoste.
La liturgia di questa domenica ci orienta proprio a prendere coscienza della presenza e dell’azione dello Spirito santo nella vita della comunità cristiana e di ciascuno di noi. Il Signore risorto non ci lascia soli, ci manda dal Padre lo Spirito perché ci sostenga nelle difficoltà, ci illumini nel cammino della verità e ci aiuti a crescere nella fedeltà quotidiana al vangelo.
Preghiamo
Dio onnipotente, fa’ che viviamo con rinnovato impegno questi giorni di letizia in onore del Cristo risorto, per testimoniare nelle opere il memoriale della Pasqua che celebriamo nella fede.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…
+ Dal Vangelo secondo Giovanni (14,15-21)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.
Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
LO SPIRITO DELLA VERITA’
Il brano evangelico ci riporta alla sera dell’ultima cena. Nell’imminenza della sua passione e morte Gesù rassicura i discepoli: non resteranno soli, il Padre manderà lo Spirito che rimarrà con loro per sempre. La presenza del Padre e di Cristo nell’oggi della comunità cristiana, della nostra vita personale e della storia è nello Spirito Santo.
Presenza dinamica. Lo spirito è soffio di vita, è fuoco. Presenza incontrollabile e misteriosa: lo spirito non si vede e non si tocca.
Presenza libera: lo spirito soffia dove vuole, non si lascia rinchiudere nei nostri schemi e nelle nostre istituzioni. Lo Spirito è l’energia che tutto muove, tutto anima, tutto vivifica.
Dello Spirito che il Padre manderà in suo nome, Gesù mette in luce due compiti particolari: è il Paraclito ed è lo Spirito di verità.
Paraclito è un termine del linguaggio giudiziario: indica colui che, in un processo, sostiene la difesa dell’imputato. Gesù, dunque, preannuncia ai suoi discepoli che non avranno vita facile e dunque avranno dunque bisogno della forza dello Spirito.
La vita cristiana è un principio dinamico che ci sospinge in un’avventura umana che ha come suo orizzonte il progetto di vita che Gesù ci indica con il suo esempio e la sua parola, incentrato sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo.
Il secondo compito dello Spirito, ricordato nel brano evangelico, è di essere lo Spirito della verità. Verità che non è una teoria, una dottrina, ma il concreto progetto di salvezza di Dio che si è svelato e compiuto in Gesù. E’, dunque, non semplicemente una verità da conoscere, ma da accogliere e da vivere. Impegno non facile.
Perciò, in questo cammino verso una progressiva comprensione ed accoglienza di Gesù Cristo, della sua opera, del suo insegnamento, ci guida e ci illumina lo Spirito Santo.
Invochiamolo perché con il suo soffio agiti la stagnazione nella quale la nostra vita di fede rischia di cadere e ci renda capaci anche di una spontanea testimonianza.
Con la fiducia e la libertà dei figli preghiamo come Gesù ci ha insegnato: Padre nostro ….
E allora da domani
LUNEDI’ 18 MAGGIO
riprende la celebrazione delle MESSE
con il solito nostro orario:
feriale: 8.30 e 18.15
festivo: sabato 18.15
domenica 9. 10. 11. 12. 18.15